Uno dei temi cruciali per le biblioteche moderne e storiche riguarda la digitalizzazione del patrimonio culturale presente all’interno dei loro archivi, sia per adeguarsi ai processi di digitalizzazione attivati dallo Stato Italiano, sia per conservare le numerose testimonianze storiche e culturali del passato che vivono all’interno di interi volumi, pergamene, libri antichi e così via.

La tecnologia che si è sviluppata nel corso degli anni ha aiutato, senza alcun dubbio, la digitalizzazione del patrimonio artistico e culturale grazie alla diffusione degli scanner. Questi dispositivi hardware, infatti, permettono di digitalizzare tutte le tipologie di documenti, faldoni e libri presenti in versione cartacea.

Col passare degli anni, però, la forte richiesta dell’informazione sul web ha reso necessario lo sviluppo di uno scanner più professionale, in grado di velocizzare il processo di scansione e di digitalizzare anche i volumi realizzati con un materiale più delicato. Tra gli scanner adatti a queste esigenze, troviamo lo scanner planetario, che oggi rappresenta uno strumento indispensabile per le biblioteche. Il prezzo di uno scanner planetario professionale, ad esempio di un BookEye, varia in base al modello e in base alle esigenze di una particolare scansione.

Gli usi di uno scanner planetario

Uno scanner professionale adatto ad archivi storici e biblioteche prevede un dispositivo caratterizzato da un’acquisizione ottica con ripresa a planetario, ovvero dall’alto. Grazie alla flessibilità che contraddistingue questo strumento professionale, è possibile scansionare i libri senza impattare sulla loro struttura, ottenendo una riproduzione digitale totalmente sicura.

Lo scanner planetario è particolarmente adatto anche per i documenti di grande formato, come le antiche carte geografiche, i manoscritti, ma anche i quotidiani o i disegni tecnici. Ecco, quindi, quali sono i principali ambiti di utilizzo di uno scanner a ripresa dall’alto:

  • In ufficio, dove questo tipo di scanner può semplificare e velocizzare la produttività, risultando quindi uno strumento strategico per l’azienda.
  • Nelle copisterie, un contesto che richiede necessariamente uno scanner con ripresa dall’alto per poter offrire servizi più mirati e specializzati;
  • In biblioteca, per digitalizzare testi da salvare all’interno di un dispositivo esterno o da distribuire online come patrimonio documentale;
  • Enti PA, per adeguarsi ai processi di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e velocizzare la dematerializzazione dei documenti cartacei;
  • Scuole e Università, per offrire agli studenti uno strumento più efficiente e smart per l’acquisizione delle informazioni di studio;

Le caratteristiche da tenere in considerazione per l’acquisto di uno scanner planetario

Come qualsiasi dispositivo tecnologico, anche per l’acquisto di uno scanner planetario è importante conoscere quali sono le caratteristiche da valutare in fase decisionale. Qui di seguito andremo ad elencare gli elementi principali da analizzare in base al tipo di utilizzo del dispositivo:

  • Il tipo di testata (CCD o ICA)
  • Il massimo formato di scansione (es: A2+ o A0);
  • Colorazione digitale (es: 24 bits a colori e 8 bits per la scala dei grigi);
  • Formati dei file (Tiff, Jpeg, Tiff multipagina, PDF, Jpeg 2000);
  • Tipologia di piano;
  • Tipologia di cristallo;
  • Emissioni (es: led);
  • Modalità di lavoro (multi-scansione);
  • Correzione immagini;
  • Pannello di controllo e monitor;
  • Porte USB disponibili;
  • Connettività;
  • Dimensioni del dispositivo hardware;
  • Peso del dispositivo;
  • La presenza o meno di supporti per il trasporto dello scanner.