Al giorno d’oggi, specialmente per i giovani laureati o in generale per tutti i ragazzi che aspirano a crearsi un proprio business, le startup rappresentano la grande occasione. Infatti, sono previsti tutta una serie di fondi a disposizione di chi crea questo tipo di azienda. Ma quali sono i passaggi per dar vita a un’attività simile e cosa occorre per poter partire e fare successo?

Strumenti necessari per far performare una startup

Molte volte le startup sono aziende in itinere o sorte da poco che non hanno a disposizione budget enormi. Per questo chi diventa un manager dal nulla deve considerare che ci sono una serie di strumenti che possono essere utili per far progredire un’attività. Si parla di software gestionali, di servizi e-commerce, di programmi di gestione Todolist e di sistemi che consentono subito di passare da sito web ad app. Naturalmente strumenti di questo tipo non si possono né creare né installare da soli, ma occorre sempre essere consigliati e seguiti da un team di esperti nel campo. È il caso di https://doitdev.it/sviluppo-software-personalizzato/ che crea programmi gestionali e di database che possono essere essenziali per una startup vergine. Oltre ai programmi, quali parametri contano se si vuole dare origine a una startup?

Creare una startup primo passo: ricerca e idee

La prima cosa fondamentale per buttarsi in un progetto di startup è avere un’idea chiara di ciò che si vuole portare sul mercato. Serve qualcosa di innovativo sia come business sia come prodotto. A tal scopo è necessaria una ricerca di mercato che va fatta in tutte le sue fasi principali per capire se la propria idea non sia già in essere. Se la reale possibilità sussiste, perché la fase di searching ha dato un risultato positivo, allora occorre assolutamente un business plan completo.

Creare una startup passo due: budget e marketing

In questo piano rientrano sicuramente i dati relativi al budget che si ha a disposizione. Dovranno essere compresi i dipendenti, i costi di sviluppo del prodotto, quelli del marketing, i costi eventuali di locazione e quelli tecnico-burocratici. A seguire occorre poi imbastire una campagna di marketing per farsi conoscere dal pubblico locale e da quello virtuale.

Creare una startup parte tre: il prodotto e il team

L’idea di prodotto pensata va sempre inizialmente testata attraverso i canali online e quelli della telecomunicazione. Dall’informatica arriva per questa fase la parola smoke-test, che è la fase preliminare di non secondaria importanza. Inoltre, occorre un team di persone competenti e altresì diversificate ognuna per le proprie expertise.

Creare una startup parte quattro: il tipo di azienda e i capitali

A questo punto il manager di una startup deve scegliere come registrare la propria azienda. Le formule sono quelle solite, fra cui s.r.l., s.p.a. o semplice impresa individuale. Qui occorre per forza un avvocato o un ottimo commercialista che possa aiutare a captare la forma meno costosa e più adatta al tipo di attività. Dopo aver completato questo passo è fondamentale sempre tutelarsi registrando il marchio, il prodotto e quindi completando il percorso burocratico per le licenze necessarie. Se il business plan ha evidenziato che c’è la fattibilità finanziaria dell’operazione, allora bisogna trovare gli enti e i bandi europei che possano concorrere a dar vita all’attività e al suo sviluppo.